La paura conviene?

Cari lettori,

tutti abbiamo paura!

La paura è un meccanismo naturale, di cui siamo dotati dai tempi dell’antichità, per aumentare le chance di sopravvivenza della nostra specie.

Se un leone ci stesse inseguendo, la paura ci aiuterebbe a scappare più velocemente.

Va fatta, però, una distinzione, in quanto alcune paure sono legate alle esperienze di ciascuno di noi, altre, invece, sono universali, presenti, cioè, in un determinato momento, nella vita di tutti.

Basta pensare al terrorismo, alle epidemie o alle incertezze economiche.

La pandemia, che sta sconvolgendo le nostre vite, rientra, proprio, tra queste paure universali.

Questi eventi inibiscono il nostro meccanismo di difesa, in quanto non ci permettono né di scappare né di difenderci completamente.

Lo vediamo in queste settimane, in cui dobbiamo stare a casa ed aspettare che l’emergenza sanitaria venga risolta.

Non possiamo scappare, andare lontano, in altri paesi, perché il Covid-19 è ovunque; non possiamo combatterlo, perché non abbiamo ancora il vaccino, che è l’unico strumento che ci permetterà di sconfiggerlo.

In questi giorni, mi capita di parlare continuamente con Voi, valutiamo opportunità d’investimento, facciamo il punto della posizione patrimoniale, analizziamo insieme la situazione e cerchiamo di cogliere gli aspetti collaterali.

Uno di questi aspetti è rappresentato dal tempo che abbiamo a disposizione.

Sì, proprio il tempo, uno dei beni più preziosi!

Mai come ora ci era capitato di avere tutto questo tempo per noi!

Nel mio ascoltare, mi sono resa conto di una cosa molto interessante.

La paura è una sensazione che proviamo tutti, ma alcuni rimangono bloccati, la subiscono così tanto da rimanerne senza fiato, impossibilitati a prendere decisioni.

Per altre persone, invece, la paura non è mai un blocco. Queste sono le persone che dalla paura fanno nascere il coraggio, il coraggio di agire comunque.

Nella mia esperienza la differenza tra gli uni e gli altri è data da tre fattori:

  1. La capacità di fermarsi a riflettere su cosa potrebbe accadere nella peggiore delle ipotesi, sia ora, durante la pandemia, ma anche dopo, finita l’emergenza. In questo modo ci si rende conto di ciò che conta veramente e delle tutele che riteniamo necessarie per noi e per la nostra famiglia.
  2. La convinzione che ogni sfida rappresenti un rischio, ma anche un’opportunità. In questa situazione, ad esempio, si ha il tempo di fare valutazioni, che difficilmente avremmo potuto fare.
  3. La certezza che è meglio agire, piuttosto che rimanere fermi, in modo da poter ottenere quanto ritenuto irrinunciabile per noi e per i nostri cari.

I coraggiosi non sono quelli che sfidano la quarantena, ma quelli che, stando a casa, riflettono attentamente sulla propria famiglia, sulle risorse presenti e future, sulle tutele da potenziare, sugli obiettivi ritenuti importanti.

Mai, come in queste settimane, durante le quali i mercati di tutto il mondo sono crollati, ho parlato così tanto, con tutti Voi, di obiettivi di vita e modalità per raggiungerli. Siete riusciti a trasformare la preoccupazione per il temporaneo calo delle quotazioni in attenzione alle cose che contano e come poterle ottenere!

 

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