Lettera ad un cliente

Vuoi tutelare la tua famiglia?

La vuoi tutelare veramente? Fermati un attimo a pensare.

Sei giovane, hai tutta la vita davanti ed il futuro ti sorride. Non vuoi che il tuo Consulente, che si dovrebbe occupare dei tuoi soldi e di farli rendere bene, ti venga a parlare di rischi legati alla vita…

“Senti non farmi questi discorsi, che sono scaramantico!”

 

E non fai il solito gesto, solamente perché sei molto educato, ma ne sei fortemente tentato!

 

Tu e la tua compagna convivete felicemente da anni.

Dalla vostra relazione sono nati due splendidi bambini. Sono ancora molto piccoli, ma cresceranno in fretta!

La tua compagna si occupa di loro a tempo pieno e, quindi, ha rinunciato a lavorare. Tu pensi a tutti dal punto di vista economico e fai fronte alle loro esigenze con l’amore del buon padre di famiglia.

 

E’ tutto bellissimo e perfetto!

Io non voglio insinuare brutti pensieri, voglio fare in modo che questa bella situazione diventi ancora più bella, arricchendola con la serenità che deriva dall’aver pensato anche al piano B.

Che cos’è il piano B?

 

E’ il piano di riserva, quello che scatta quando le cose non vanno come si vorrebbe…

Se dovessi mancare, cosa accadrebbe? Un disastro! Per prima cosa un disastro per l’enorme perdita di una persona buona e dedita alla Famiglia. Ma un disastro anche dal punto di vista economico!

La tua compagna, essendo solamente convivente, sarebbe considerata un’estranea dal punto di vista giuridico e non le spetterebbe nulla, nè soldi nè casa. Tutto il tuo patrimonio andrebbe ai tuoi figli, che, essendo minorenni, verrebbero tutelati da un giudice minorile, il quale deciderebbe qualsiasi spesa che li riguardi fino alla loro maggiore età.

 

Non è quello che pensavi?

 

E’ normale, molte persone, anche famose, cadono nella trappola della disinformazione…

 

Ma, grazie alla tua lungimiranza, hai un Consulente, che pensa a te ed alla tua Famiglia.

 

Che cosa potresti fare?

 

La prima soluzione è sposarsi, in questo modo la tutela è piena!

Tutto il patrimonio mobiliare ed immobiliare, anche il TFR, verrebbe ripartito tra tua moglie (quota di legittima 25%+quota disponibile 25%=50%) ed i tuoi figli 50% (25% a testa).

Inoltre, i tuoi cari usufruirebbero dell’esenzione dalle tasse successorie fino ad 1 milione di euro a testa e, oltre tale milione, pagherebbero l’aliquota minima del 4%.

 

Se non volessi sposarti, esiste la seconda soluzione, meno efficiente della prima, ma in parte, comunque, tutelante. Essa consiste nel compiere più azioni:

 

  1. Redigere un testamento, dove lasciare in eredità alla tua compagna la quota disponibile di tutto, pari al 25% del tuo patrimonio;

 

  1. Sottoscrivere investimenti Ramo I, dove indicare la tua compagna beneficiaria caso morte;

 

  1. Cointestare con la tua compagna il conto corrente per la gestione delle spese familiari.

In questo caso la tua compagna non potrebbe usufruire dell’esenzione fiscale di 1 milione di euro e pagherebbe su tutta la sua quota l’8% di tassa successoria.

Naturalmente, poi, se ritieni che, venendo meno il tuo reddito, il tuo patrimonio mobiliare non sarebbe sufficiente a garantire un buon futuro ai tuoi cari, è determinante sottoscrivere una polizza di tutela, che copra dal rischio morte ed invalidità permanente.

 

Caro Cliente, sono felice di averti dato queste preziose informazioni. Sono certa che il futuro abbia previsto per te e la tua Famiglia il Piano A, ma, da ora in poi, avrai anche l’ulteriore serenità, derivante dal Piano B.

 

Un abbraccio, amico mio!

 

Roberta Seppoloni

 

Coppia etero convivente di fatto Legge Cirinnà-76/2016

 

 

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