Un’altra crisi finanziaria all’orizzonte?
Parlando con i miei clienti, mi sono resa conto che essere sommersi da un mare di notizie non porta affatto chiarezza.
Sarà voluto? Per certo, questo meccanismo crea panico e comportamenti irrazionali, portando i piccoli a vendere in perdita e i grandi a comprare a sconto.
Facciamo chiarezza.
La banca californiana Silicon Valley Bank (SVB) si era specializzata nel settore delle startup. Negli anni scorsi, aveva raccolto molti depositi tra i suoi Clienti e, visti i tassi d’interesse pari a zero da anni, per cercare di aumentare i ricavi, aveva deciso di investirli in titoli obbligazionari. I rendimenti erano bassi, specialmente nei titoli con durata breve, quindi, la banca aveva investito anche in titoli con durate più lunghe. E’ scoppiata la guerra, l’inflazione è salita all’impazzata e le Banche Centrali, per frenarla, hanno iniziato a rialzare i tassi velocemente e con elevata intensità. I prezzi delle obbligazioni, emesse in precedenza, hanno iniziato a scendere in modo consistente, in quanto le obbligazioni vecchie avevano rendimenti più bassi di quelle nuove. Il bilancio della SVB ha cominciato a vacillare. Si è sparsa la voce, i clienti hanno iniziato a ritirare i depositi, la banca ha dovuto svendere i titoli obbligazionari per reperire la liquidità necessaria, realizzando elevate perdite. Il problema di bilancio è diventato un problema reale e la situazione si è fatta grave.
La FED e le altre autorità del settore sono intervenute, garantendo i depositi e bloccando l’operatività anche di un’altra banca, che poteva essere contagiata dalla situazione: la Signature Bank. Questa seconda banca, infatti, aveva un business ancora più settoriale, in quanto operava con aziende del settore delle criptovalute.
Ciliegina sulla torta, è arrivata la notizia che tra gli azionisti di maggioranza di Credit Suisse, importante banca svizzera, non c’era più la volontà di iniettare nuova liquidità all’interno della banca stessa. La situazione di Credit Suisse, già chiacchierata da tempo per riciclaggio di denaro sporco e mala gestione, ha buttato benzina sul fuoco.
Nello scorso weekend la Banca Centrale Svizzera e le altre autorità hanno raggiunto un accordo con UBS per l’acquisizione di Credit Suisse, aggiungendo una serie di garanzie e paletti per il risanamento dello storico Istituto di Credito.
Nelle giornate successive i mercati azionari, dopo essere scesi pesantemente, hanno reagito positivamente, mettendo a segno importanti recuperi.
Questo che cosa significa, che è tutto passato e non ci saranno più problemi? No certamente! È innegabile che questo forte rialzo dei tassi d’interesse non fa bene né al settore bancario né all’economia in generale e le Banche Centrali se ne sono rese conto.
La priorità, per ora, è contenere l’inflazione a scapito di tutto il resto, ma, più avanti, potrebbe non essere più così. Ecco perché è importantissimo pianificare attentamente il proprio Portafoglio Investimenti, inserendo in esso valore e flessibilità, capaci di superare temporanei e, a volte, duraturi momenti di difficoltà.
Se ti rendi conto di non avere gli strumenti necessari per investire serenamente, fatti aiutare da un esperto del settore, poiché competenza ed esperienza sono a difesa dei nostri obiettivi di vita.
Il mio metodo si chiama Finessere®️ e mette la Finanza al servizio del Benessere.