Economia circolare: una transizione foriera di opportunità

 

Vi è mai capitato di pensare e ripensare a quale destinazione d’uso poter dare ad un oggetto vecchio, che non si vuole buttare via per il solo motivo di non creare nuovi rifiuti?

A me capita continuamente! Mi capita quando finisco le cialde del caffè e riciclo la scatola come contenitore/separa alimenti nella dispensa. Mi capita quando termino le conserve e riutilizzo il barattolo di vetro come contenitore per il riso o per la frutta secca; il barattolino dello yogurt come porta candela; l’acqua per lavare le verdure per innaffiare le piante e così via…

In precedenza non ero così attenta nel non voler creare rifiuti, ma devo ringraziare mia figlia Nicole, che mi ha trasmesso l’idea che il recupero o riciclo sia imprescindibile e quanto sia prezioso fare la raccolta differenziata accuratamente.

Questo non è altro che il primo passo per realizzare la transizione verso un’economia circolare.

Il modello economico seguito fin’ ora, infatti, è il modello lineare, fondato sullo schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”. Esso è basato sulla disponibilità di grandi quantità di materiali ed energia facilmente reperibili a basso prezzo.

Ma la situazione è oramai cambiata!

La domanda di risorse naturali del nostro pianeta oggi è diventata insostenibile. Alimentando il desiderio globale di un cambiamento di valore, l’economia circolare aiuta a conservare e ottimizzare le risorse limitate, facendo nascere contemporaneamente nuove opportunità di investimento e garantendo una crescita economica sostenibile.

L’economia circolare, infatti, è un modello di produzione e consumo che implica riutilizzo, riparazione, condivisione e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, generando ulteriore valore e contribuendo a ridurre gli sprechi e i rifiuti.

La riduzione dei rifiuti, ad esempio, rappresenta un florido business, capace di creare nuove opportunità per tutti, anche per gli investitori. Il ruolo della finanza, da sempre settore portante dell’economia, viene arricchito ulteriormente, in quanto essa può aiutare la transizione verso un’economia circolare.

Esistono degli Investimenti come i Fondi, che investono a livello globale almeno l’80% del patrimonio complessivo in titoli di società, che beneficiano o contribuiscono al progresso dell’economia circolare.

Scegliendo Investimenti di questo tipo, si dà un forte segnale di preferenza all’industria degli Investimenti finanziari, vale a dire alle Società di Gestione, che, a loro volta, saranno sempre più orientate ad investire in aziende protagoniste dell’economia circolare, le quali saranno avvantaggiate da una grande richiesta sul mercato e dalla possibilità di espandersi.

I cambiamenti più forti e duraturi non avvengono mai perché imposti dall’alto, ma partono dal basso, attraverso ogni singola decisione di spesa e d’investimento fatta da ognuno di noi.

 

Il mio metodo si chiama Finessere e mette al Finanza al servizio del Benessere.

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